VINO LEGGENDA MILLENARIA
VINO LEGGENDA MILLENARIA
Qualcuno vuole eliminarlo. Il vino fa parte
senza alcun dubbio della nostra cultura, delle nostre tradizioni ed è spesso
legato, a momenti di grande felicità. Credevo che con il “nutriscore” l’EFSA (Autorità
europea per la sicurezza alimentare) avesse superato sé stessa, ma sbagliavo,
infatti dopo poco tempo si è verificato un attacco al vino, con l’intenzione di
eliminarlo dalle tavole dei popoli ed in particolare di quello italiano.
Procediamo con ordine, si parte con l’intenzione di ostacolare la crescita
della malattia più temuta; il cancro, con questa base i vertici UE creano la
Commissione BECA. Acronimo di “commissione per la lotta al cancro”, partendo
dalla convinzione del rapporto che può esserci tra alimentazione e cancro. Si
comincia con gli alcolici, anzi col vino. Inizialmente non viene considerata la
differenza tra abuso e consumo moderato del vino, quindi si avvicina molto la
condanna a morte del vino; poi, a mio parere, i tecnocrati si accorgono che
stanno andando troppo in fretta anche per la reazione dei viticoltori e
dell’industria del vino e la commissione BECA chiude con un aumento di tasse,
che graverà sul consumo. Che questa storia sia indicativa, per il modo di agire
dell’EFSA, parte a razzo a 100, poi scende a 30 ottenendo così un 30 % del
progetto che era e rimane quello di annullare il vino per favorire una
multinazionale con un suo prodotto artificiale senza zucchero ma con aspartame.
Forse ci sono altri progetti, chi lo sa, le stranezze sono tante; alcol mai
entrato in discussione, whisky, gin, birra etc., non esiste un verbale
sottoscritto dai membri della commissione BECA, ma la cosa ridicola sono i
parametri e le “punizioni cosi concepite”, obbligo di etichettatura con avviso
di pericolosità, come per le sigarette, aumento tasse per scoraggiare il
consumo, divieto di ottenere sponsorizzazioni, divieto di pubblicità per
aumentare il consumo. Quindi scongiurato il pericolo dell’etichettatura
rimangono tutte le altre penalizzazioni. Stranezze ce ne sono tante, si parte con
l’intenzione di sconfiggere il cancro e si inizia dal vino. Tutto quello che
riguarda cibo e alimentazione è di competenza dell’EFSA. I membri di questa
istituzione comunitaria, non hanno quasi mai adottato il principio della
precauzione, anche quando eminenti e veri scienziati si sono pronunciati
riguardo la pericolosità di additivi, coloranti, conservanti e pesticidi. Ad esempio, il caso più famoso è quello del diserbante-pesticida
glifosato. Negli Stati Uniti i proprietari del marchio Monsanto-Bayer hanno perso
centinaia di cause per aver causato la morte di persone venute a contato con il
glifosato ed anche per aver contratto il cancro con risarcimenti di miliardi di
dollari. Ma forse a Bruxelles non interessa il cancro, né il vino e neanche il
glifosato ma altro. Dovremo attendere per vedere gli scopi di questa campagna.
Benedetto Moscatelli