ANIDRIDE SOLFOROSA SO2

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ANIDRIDE SOLFOROSA SO2

Solfiti e Veleno
Pubblicato da Benedetto Moscatelli in Solfiti · 27 Giugno 2022
ANIDRIDE SOLFOROSA SO2
Un veleno per tutti
   Una delle menzogne criminali per far passare l’anidride solforosa (So2) e i solfiti come sostanze essenzialmente innocue, che possono provocare fastidi o problemi di salute è quella che: ”Si, problemi potrebbero esserci, ma solo per asmatici o persone particolarmente sensibili”. Con queste parole o qualcosa di simile tranquillizzano i cittadini consumatori, mentendo sapendo di mentire. L‘ anidride solforosa e i suoi derivati, sono potenti allergeni come e più degli altri tredici attualmente dichiarati tali , con  due differenze importanti, l’ anidride solforosa e i solfiti sono anche tossici, ossia velenosi, poi si trovano in quasi tutti gli alimenti e sempre più spesso, anche in quei pochi dove  è assolutamente vietato. L’anidride solforosa è un gas che può essere trasformata liquida, oppure in polvere, cioè in solfiti, i quali aggiunti agli alimenti come additivi inibiscono l’azione delle vitamine del gruppo B, tiamina e cobalamina (B1 eB12) e degli enzimi ptialina e pepsina impedendo così l’assimilazione dei nutrienti ed interferendo sui processi digestivi causando molteplici patologie riguardanti l’apparato digerente. Bocca amara, bruciore di stomaco, dispepsia (cattiva digestione) inappetenza, diarrea o stitichezza, crampi addominali, flatulenza, meteorismo, reflusso esofageo, alitosi, vomito, gonfiore addominale, nausea, eruttazioni, sonnolenza, spossatezza, cefalea, emicrania, sono sintomi associati a diverse patologie, ma tutti possono derivare dalla contaminazione da solfiti. Personalmente i sintomi sopra descritti, purtroppo li ho provati quasi tutti, non tutti insieme fortunatamente, poi nel corso degli anni ho fatto inutilmente, centinaia di visite specialistiche, lastre, ecografie, mai trovata la causa scatenante. Se avete alcuni di questi sintomi, parlatene col vostro medico, menzionando la possibilità che la causa del vostro problema possano essere i solfiti.
Certezza quasi assoluta di essere stati contaminati, si ha quando i solfiti aggrediscono la pelle  con una malattia difficile a curare, la dermatite seborroica, che inizialmente, si manifesta con piccole crosticine bianche ai lati del naso, poi si presenta nelle sopracciglia, infine dietro le orecchie, ma può interessare anche altre parti del corpo, in testa con le stesse crosticine, come nel mio caso perché più volte contaminato, spesse e più saldamente attaccate al cuoio capelluto, tutto questo per la gioia di bigfarma che lucra miliardi con creme e pomate  per la pelle.
Purtroppo la sostanza venefica, può continuare a fare danni all’organismo ancora più gravi, quando i solfiti ritornano alla loro origine, ritornano ad essere anidride solforosa, cioè gas. Tale mutazione è scientificamente accertata, ciò può avvenire per  molteplici ragioni, per esempio quando i solfiti contenuti nel cibo arrivano nello stomaco vengono a contatto con altre sostanze presenti nel cibo, come additivi ad esempio l’ammoniaca, presente in dolci secchi,  con il bicarbonato di ammonio-E503, utile per la lievitazione  ed anche con le ammine, presenti in molti vegetali, banane, arance, spinaci, pomodori; in alimenti fermentati come formaggi, salumi, pesce, vino e birra, oppure con acqua contenente piccole tracce  di cloro, con l’acroleina, prodotta dalla disidratazione del glicerolo, reazione che si verifica oltre il punto di fumo dell’olio utilizzato per la frittura,  ma anche con alimenti come i semi di sesamo, o i semi di psillio, trattati con ossido di etilene, oppure con il pesce, trattato con acqua ossigenata,  in tali ed altri casi, i solfiti  si trasformano in anidride solforosa, che reagisce violentemente, ed essendo un gas, cerca di uscire dallo stomaco irritando la mucosa gastrica, poi si immette nell’esofago, lo attraversa e a questo punto lambisce la laringe ed esce dalla bocca e dal naso, oppure fa un percorso diverso, sale su per l’esofago entra nella laringe e si immette nella trachea, scende fin quasi a lambire i polmoni, risale ed esce infine da bocca e naso. Purtroppo se l’anidride compie il percorso respiratorio i danni sono gravi, passando dal naso danneggia la mucosa causando la rinite, col conseguente colo del naso ed anche la grave malattia dell’apparato respiratorio BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva). Sono due patologie che chi scrive, ha avuto in regalo dai solfiti. Tale infausta evenienza può verificarsi in qualsiasi momento, durante o dopo un pasto, se ciò avviene può rendere la persona contaminata da solfiti esposta ad una infinità di patologie e in alcuni casi shock anafilattico, con possibile morte della persona, causata da soffocamento o da ictus cerebrale o infarto. Se tale malaugurato evento avviene, è difficile provarlo, sia con un’autopsia, sia giuridicamente, perché il gas, ossia l’anidride solforosa dopo il danno fuoriesce dal corpo e dell' anidride solforosa non rimane nessuna traccia. Difficile dimostrare la causa del decesso, ma non impossibile, visto quello che è venuto fuori in un importante processo a carico di un macellaio, il quale manipolò la carne in vendita nel suo negozio con i solfiti causando la morte di una giovane. Il processo di primo grado ha condannato il macellaio ad una pena non molto severa, ma sono i dettagli che evidenziano il degrado della nostra società, ne scriverò in seguito, dopo che avrò ulteriori elementi a disposizione.

BENEDETTO MOSCATELLI


SOLFITI VELENO
                                               di           
Benedetto Moscatelli

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